AQ 25 17 ANAS – LONGOBUCCO – MIRTO

CREDITS

SETTORE

Infrastrutture di trasporto 

CATEGORIA

Strade & Autostrade

SERVIZIO

PROGETTAZIONE DEFINITIVA

PERIODO

2020 – in corso

COMMITTENTE

ANAS S.p.A.

cliente

ANAS S.p.A.

Luogo

Comuni di Longobucco e Mirto in provincia di Cosenza

WITH

R.T.I.: PROGIN S.p.A. (capogruppo mandataria) – CREW Cremonesi Workshop S.r.l – ART Risorse Ambiente Territorio S.r.l. – ECOPLAME S.r.l. – InArPRO S.r.l.

Importo Lavori

IMPORTO SERVIZI

IMPORTO SERVIZI IN QUOTA PROGIN

DIREZIONE TECNICA
S.S. n.106 STRADA LONGOBUCCO – MIRTO – CROSIA COMPLETAMENTO
RACCORDO S.S.n.106: COLLEGAMENTO VIARIO S.S. n.106 JONICA MIRTO – V LOTTO

L’intervento in oggetto rientra nel più ampio progetto di realizzazione di un nuovo asse viario di collegamento tra Longobucco e Mirto in provincia di Cosenza. 

Dal punto di vista funzionale, il nuovo collegamento è inquadrato come una Strada Extraurbana Secondaria di Categoria C, secondo il D.M. 05/11/2001. La piattaforma stradale relativa all’asse principale, di dimensione complessiva pari a 10.50m, è costituita da una corsia per senso di marcia di larghezza pari a 3.75m e banchine da 1.50m. L’asse principale si sviluppa per circa 1Km in un contesto prevalentemente agricolo, e consente di superare l’alveo del Fiume Trionto in adiacenza dell’attuale ponte con travata metallica. 

Il progetto ha inizio in corrispondenza della fine del lotto già in costruzione lato Longobucco (Lotto 4 – Appalto Regione Calabria) e riguarda i territori comunali di Cropalati e Caloveto in corrispondenza dell’attuale opera di scavalco della fiumara Trionto, localizzato a circa 11 km dalla linea di costa.

L’area di progetto rientra nel settore settentrionale del comprensorio geomorfologico della Calabria jonica compreso tra il fiume Neto ed il fiume Trionto, in cui la montagna lambisce il mare.

Qui si distendono le Terre Jonico silane, aperte al Mediterraneo a settentrione, chiuse sul lato opposto dall’altopiano silano. Il progressivo balzo di quota, che dalla Sila porta fino alla costa, è segnato da repentini mutamenti della morfologia, che in ambiente montano si presenta aspra, con profondi valli incise dai numerosi corsi d’acqua a regime torrentizio, i quali dissipano la loro irruenza nella breve fascia collinare pedemontana, in cui aprono valli più o meno estese, che conducono fino alla pianura costiera.

I territori dei comuni coinvolti dall’intervento (Cropalati e Caloveto) rientrano nell’unità APTR 9a Basso Ionio Cosentino caratterizzato dal tipico paesaggio costiero ionico, con larghe spiagge e alle spalle i monti del Parco Nazionale della Sila. Il paesaggio è connotato da un’ampia pianura costiera formata in massima parte da terreni alluvionali argillosi-sabbiosi e da componenti del miocene e pliocene, a cui si affacciano colline e terrazzi del quaternario solcati da numerosi corsi d’acqua a regime torrentizio con andamento perpendicolare alla linea di costa, di media portata tra cui spiccano il Trionto, il Nicà e i loro numerosi affluenti.

Il tracciato si sviluppa prevalentemente su alluvioni mobili recenti del Trionto. Le colline che lambiscono il tracciato comprendono principalmente depositi marini miocenici costituiti da alternanze di argille e livelli arenacei (a est tra le progressive 0+810 fino a fine lotto), mentre da inizio lotto fino alla 0+700 gli altri affioramenti sono riconducibili a rocce metamorfiche (scisti filladici) e rocce ingee (graniti) paleozoiche intensamente tettonizzate.