AQ RFI 436 – VIADOTTO FIUME BISEZIO C190

CREDITS

SETTORE

Infrastrutture di trasporto

CATEGORIA

Ferrovie(Ordinarie e AV) 

SERVIZIO

PROGETTAZIONE DEFINITIVA

PERIODO

2021

COMMITTENTE

RFI S.p.A.

cliente

RFI S.p.A.

Luogo

Linea Firenze – Pisa (tratto Bivio/PC Renai-Signa)

WITH

RTI: NET ENGINEERING SPA (MANDATARIA) – PROGIN SPA (MANDANTE) – CORIP SRL (MANDANTE) – ALPINA SPA (MANDANTE)

Importo Lavori

IMPORTO SERVIZI

IMPORTO SERVIZI IN QUOTA PROGIN

INTERVENTI DI CONSOLIDAMENTO DELLE SPALLE E SISTEMAZIONE APPOGGI DEL PONTE METALLICO SUL FIUME BISENZIO AL KM 15+620 SULLA LINEA FIRENZE – PISA (Tratta Bivio/PC Renai-Signa), E ATTREZZAGGIO CON PASSERELLE PEDONALI PER ADEGUAMENTO PERCORSI DI ISPEZIONABILITÀ OPERA.

Gli interventi previsti riguardano il ponte a travate metalliche sul fiume Bisenzio sulla linea Firenze – Pisa al Km 15+620.

Gli interventi in oggetto sono tesi a riparare difetti e/o ammaloramenti, ad aumentare la sicurezza dell’opera e ad agevolare le periodiche attività di ispezione. 

Gli interventi di ripristino delle superfici con difetti e/o ammaloramenti consistono in: 

  • rimozione macchie di umidità ed efflorescenze; 
  • riempimento vuoti superficiali; 
  • ristilatura di giunti di malta; 
  • ricostruzione della muratura degradata, dissestata o mancante con la tecnica “scuci e cuci”; 
  • trattamento delle superfici in c.a. 

Inoltre, è previsto il ripristino dei massi a protezione della paratia di pali presente in corrispondenza della fondazione della spalla lato Pisa con massi di ciclopici. 

Gli interventi che consentono l’aumento della sicurezza dell’opera consistono in interventi di rinforzo sismico mediante installazione di tiranti in corrispondenza delle spalle. 

Per agevolare le periodiche attività di ispezione sono stati previsti l’inserimento di un nuovo camminamento sul binario pari, simile a quello già presente sul binario dispari, e l’inserimento di passerelle metalliche mobili per consentire le ispezioni periodiche dell’intradosso degli impalcati.

Il ponte in oggetto è situato lungo la linea Firenze – Pisa (tratto Bivio/PC Renai-Signa) è necessario per consentire l’attraversamento del fiume Bisenzio.

Il ponte è costituito da due impalcati, aventi luce 30.90 m, ciascuno caratterizzato da due travate metalliche appoggiate su spalle in muratura mediante dispositivo mobile (lato Pisa) e dispositivo fisso (lato Firenze). Le spalle in muratura, aventi un’altezza fuori terra pari a 6.80 m (lato Firenze) e 6.30 m (lato Pisa), presentano uno spessore variabile tra 2.80 m al fusto e 3.10 m in fondazione e presentano un cordolo sommitale dello spessore di 0.70 m. La muratura è costituita da blocchi lapidei di roccia calcarea squadrati, con giunti di malta a matrice sabbiosa. Il ponte presenta un muretto paraghiaia di altezza pari a 1.15 m. Il terreno di fondazione è riconducibile ad un Limo argilloso e sabbioso.

La costruzione del ponte risale a tempi diversi; la travata binario pari risale agli anni ’20 -’30 mentre la travata lato binario dispari anni ’49 -’50.

L’area di studio interessa una porzione di territorio rappresentata nel foglio 275 Sez. IV della Carta Topografica d’Italia I.G.M. in scala 1:25.000 e nell’elemento 275020 della Carta Tecnica Numerica Regione Toscana in scala 1:10000. 

Il sito di interesse progettuale è situato nel comune di Signa (FI), in corrispondenza del F. Bisenzio, a circa 300 m dalla sua confluenza, in destra idrografica, nel F. Arno. 

L’area di interesse rientrava nell’ambito di competenza dell’ex “Autorità di Bacino del F. Arno” che, il 17 febbraio 2017, a seguito della soppressione di tutte le Autorità di bacino di cui alla legge 183/1989 (rif. art. 51 comma 4 della legge n. 221/2015), è stata ricompresa nell’ambito di competenza dell’Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appennino Settentrionale. 

L’Autorità distrettuale ha redatto e successivamente approvato, con DPCM del 26 ottobre 2016, il Piano di Gestione del Rischio Alluvioni, che abolisce e sostituisce la pericolosità idraulica del PRGA redatto dall’AdB del F. Arno nel 2015; per quanto riguarda la pericolosità da frana e da dissesti di natura geomorfologica sono, invece, tuttora vigenti gli elaborati agli atti del PAI redatti dall’AdB del F. Arno.

Dalla cartografia del PRGA vigente, redatto dall’Autorità di Distretto, l’area su cui insiste il viadotto ferroviario, in riferimento: 

  • alla pericolosità da alluvione fluviale -PRGA- ricade in un areale “P3” – pericolosità elevata da alluvione – corrispondente ad un’area inondabile da eventi tempo di ritorno minore/uguale a 30 anni; 
  • al rischio da alluvione –PRGA- le spalle del viadotto ricadono in un areale “R2”. 

Dalla cartografia del PAI redatto dall’AdB del F. Arno, per quanto riguarda la pericolosità da frana e da dissesti di natura geomorfologica, l’area su cui insiste il viadotto ferroviario non rientra né nella “Perimetrazione delle aree con pericolosità da fenomeni geomorfologici di versante – Livello di sintesi in scala 1:25000” né nella “Perimetrazione delle aree con la pericolosità da frana derivate dall’inventario dei fenomeni franosi – livello di dettaglio in scala 1:10000”.